Arte e Salute – Teatro burattini “Cuori ruggenti” 11 maggio – San Giovanni in Persiceto
ARTE E SALUTE onlus
in collaborazione col Dipartimento di Salute Mentale Azienda USL di Bologna
CUORI RUGGENTI,
ovvero di come un Leone pietrificato scese dal suo piedistallo
con Giuseppe Bolognesi, Deborah Calanchi, Marzia Novi, Roberta Parmeggiani, Giuseppe Spanazzi
a cura di Sandra Pagliarani maestra burattinaia e Sandra Cavallini
sabato 11 maggio 2019 ore 16,30
Ex Chiesa di Sant’Apollinare – San Giovanni in Persiceto
antica chiesa medievale via S. Apollinare, 4
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
“In un Museo, un Bambino si annoia: vorrebbe giocare ma non può. A quel punto La Statua del Leone gli parla e il bambino gli risponde e fanno amicizia, perché il Bambino è solo come La Statua del Leone.
Le Signore Chic e Choc si irritano e sbraitano, perché loro sono lì per visitare il Museo e ammirare le eterne statue! Anche la Custode del Museo è molto severa con il Bambino perché non ama la confusione e perché per poter spolverare con calma, tutto deve essere uguale, immobile e perfetto.
Vedendo che il Bambino è maltrattato, il Leone rivive e riesce a liberarsi dal gesso e dalla pietra e corre in aiuto del Bambino. Le Signore Chic e Choc, per rimettere le cose in ordine, puniscono sia il Bambino che il Leone, li giudicano e li fanno rinchiudere dietro le sbarre.
Con un tranello, Il Bambino e il Leone fanno sì che Le Signore, attratte da potere, corona e piedistallo, finiscano a loro volta intrappolate da a gesso e pietra. A quel punto sono Le Signore Chic e Choc a chiedere aiuto perché sentono che il loro cuore è diventato gelido, imbalsamato e addormentato.
Il Leone e il Bambino, di nuovo liberi, liberano a loro volta Le Signore Chic e Choc e anche La Custode finalmente sente di avere un cuore vivo e si abbracciano tutti e si finisce con un gran ballo insieme.”
La rivisitazione del testo originale si avvale del contributo diretto di tutti noi. L’allestimento è stato voluto e impostato in una forma agile e scanzonata che preveda l’azione scenica dentro e fuori dalla baracca dei burattini. Di fatto, la baracca è nuda, ovvero è data da un solo tavolo e i burattini si vestono delle mani degli attori rinunciando così al tradizionale vestitino a guanto. Lasciando l’azione a vista, il burattino e il corpo in scena dei gli attori/personaggi/burattinai sono un tutto unico. L’aspetto dei burattini è stato pensato, disegnato e riprodotto, in forma di testina con uso della carta colla, ritraendo i visi dei personaggi/attori.
Lo spettacolo è liberamente tratto da IL BAMBINO E IL LEONE di Pierre Notte,
dalla raccolta COSINE E ROBETTE – nove commediole per giovanissimi spettatori.