Cuori ruggenti – ovvero di come un Leone pietrificato scese dal suo piedistallo

8 febbraio 2019

Arte e salute
Compagnia di Teatro burattini

CUORI RUGGENTI

ovvero di come un Leone pietrificato scese dal suo piedistallo

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regia Sandra Cavallini e Sandra Pagliarani

con Roberta, Giuseppe B., Marzia, Deborah, Giuseppe S.

In un museo, un Bambino si annoia, vorrebbe giocare ma non può. Incredibilmente La Statua di un Leone parla al bambino che gli risponde, ci fa amicizia e si affeziona, perché il Bambino è solo come il Leone. Due Signore altezzose non vogliono che il bambino parli con La Statua, perché loro sono venute per visitare il Museo e per ammirare le immobili statue e anche la Custode del Museo è molto severa con il Bambino. Il Leone vede che il Bambino è maltrattato e rivive e riesce a sbrigliarsi dal gesso e dalla pietra e corre in aiuto del Bambino. Le Signore vogliono punire sia il Bambino che il Leone, li giudicano e li fanno rinchiudere dietro le sbarre, ma il Bambino e il Leone riescono con un tranello a far sì che Le Signore dall’alto del loro piedistallo finiscano intrappolate dentro al gesso e a quel punto sono Le Signore a chiedere aiuto perché finalmente sentono che il loro cuore è gelido, imbalsamato e addormentato. Il Leone e il Bambino di nuovo liberi, liberano a loro volta le Signore che si riappacificano con il Bambino, con il Leone e anche La Custode sente di avere un cuore vivo e si abbracciano tutti e si finisce con un gran ballo insieme.”

Note di regia

La rivisitazione del testo originale si avvale del contributo diretto di tutti noi. L’allestimento è impostato in forma agile e scanzonata e prevede l’azione scenica dentro e fuori la baracca. Di fatto la baracca è nuda, è data da un solo tavolo e i burattini

si vestono delle mani degli attori (rinunciando così al tradizionale vestitino a guanto), l’azione dei burattini e il corpo in scena dei burattinai sono un tutto-unico, in parallelo e in doppio piano: i burattini riproducono i visi degli attoripersonaggi. L’aspetto dei burattini è stato pensato, disegnato e realizzato dagli attori stessi, in forma di testina in carta colla. Lo spettacolo è liberamente tratto da Il Bambino e il Leone – Cosine e Robette, nove commediole per giovanissimi spettatori di Pierre Notte. Il testo è un gradevole gioco sull’apertura e sulla chiusura nelle relazioni, si presta a giochi ritmici e verbali, disegna i personaggi come archetipi astratti ………… ci siamo molto divertiti.

sabato 11 maggio 2019 ore 16,30

Ex Chiesa di Sant’Apollinare – San Giovanni in Persiceto

antica chiesa medievale via S. Apollinare, 4
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)

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